La forma del corpo
- Agnese Galli

- 9 nov 2022
- Tempo di lettura: 5 min
La forma del corpo

Ognuno ha una sua forma propria: dal viso alle spalle, dal colore della pelle ai capelli lisci, mossi, crespi, dal seno o il petto alla pancia ed ai i glutei, dai genitali alle gambe ed i piedi.
Ognuno ha una sua forma ed è una forma che gli appartiene, unica, perfetta, simile ma diversa da tutte le altre, così come la nostra personalità, irripetibile, incomparabile.
Il nostro corpo è formato da ossa che ci sostengono, muscoli per muoverci e grasso per proteggerci.
Questa forma tende a cambiare nel corso della vita, da neonati, bambini fino alla pubertà, all’età adulta e alla vecchiaia. La nostra forma per alcuni tende a rimanere invariata durante l’età adulta, per altri invece è un continuo cambiamento.
Oggi, ieri e l’altro ieri ancora ad uomini e donne sono stati imposti degli standard, cambiati nei secoli, nei decenni e con le mode, ma il nostro corpo resta per quello che è: un corpo, da preservare ed accudire, conforme o meno a questi standard.
Gli standard odierni in particolare, dopo anni di moda impostati su una magrezza statuaria e su forme poco “realistiche”, sembrano stiano per tornare agli standard degli anni 2000, nuovo decennio, nuova moda, corpi magri, scheletri in vista, un corpo emaciato, filiforme.
Ma qual è un corpo sano? Qual è la forma giusta? Qual è il peso giusto?
Il nostro.
Se stiamo bene, se abbiamo una buona energia vitale, se “siamo da sempre così”, il nostro corpo e le forme che spesso ritroviamo allo specchio al di la di sali e scendi fisiologici, sono i segnali che il nostro è un corpo sano, ha la forma giusta perché nostra, il peso giusto perché nostro.
In ambito medico, ma anche naturopatico-erboristico, dilagano diete su diete dimagranti, dalle copertine dei giornali ai social, piante o associazioni alimentari "miracolose" per dimagrire a seconda della moda di stagione richiesti in erboristeria senza un vero senso ma perché "visti in internet" "letto quell'articolo" ecc.
Combattiamo il grasso come fosse un nemico, oppure siamo bombardati dalla nascita ad una ricerca della “perfezione” che non è la nostra, un adattarsi ad un modello diverso, che non ci rispecchia, un seno più grande, un naso diverso, ma che per qualche strano motivo, ci farebbe sentire “più giusti” “più adatti” “più accettati a livello sociale”.
Ci tengo a precisare che la mia in nessun modo vuole essere una critica verso chiunque, me compresa, si sia sentito inadatto o inadatta verso il proprio corpo, perché tutti rientriamo in questa vertigine sociale. La mia è una critica a degli standard che non dovrebbero esistere, un continuo parlare di corpi, di bellezza, di peso, da perdere o da mettere che davvero potremmo farne a meno. Ed è tutto un trucco sociale, una messa in scena in continuo mutamento portato poi oggi a una mera vendita di prodotti, vestiario, qualsiasi cosa che ci faccia credere di avere un bisogno da soddisfare per sentirci meglio, una valanga di nuove insicurezze di cui nemmeno ci saremmo accorti se tutto questo non esistesse.
La mia vuole essere una riflessione sull’onda dei movimenti di bodypositive nati negli ultimi anni.
Come naturopata, non amo dare consigli per dimagrire, non sono una dietologa, non esiste in nessun modo l’erba o la tisana o il mix detox nuovo di copertina che faccia perdere kg in poco tempo, e come naturopata ma più come persona ne sono contraria, va contro la mia visione deontologica, i miei ideali, quello che sono.
Se un giorno venissi da me e mi chiedessi “voglio dimagrire” io ti risponderei in primis “perché?” – senza far caso al momento, al tuo peso, alla tua forma: qualunque essa sia.
Consigli salutistici, alimentazione sana, rimedi possono essere utili e anche da me utilizzati in quelle patologie che provocano un cambiamento forte alla forma del nostro corpo, alla salute di esso.
Quindi sì, sono una naturopata e una persona contro le diete, diete e rimedi fitoterapici intesi come dimagranti senza un reale bisogno clinico, ma sono una naturopata propensa a proporre e ad insegnare e ad accompagnare tutti verso uno stile di vita sano, naturale, un'alimentazione giusta, un rispetto verso ciò che sentiamo a livello di pancia, e questi insegnamenti saranno specifici per la persona di fronte a me in base al momento di vita che ci porterà ad affrontare questo percorso insieme, in armonia con il cibo che è una tra le cose più preziose che questa terra ci ha donato.
Ma prestiamo di nuovo attenzione, stile di vita sano, non ha nulla a che fare con la nostra forma, il nostro peso. E in questo dilaga il fat-shaming medico e non. Hai un disturbo? È perché sei grasso. Hai problemi alla schiena? È perché sei grasso. Sei depresso? È perché sei grasso.
Non c’è niente di più sbagliato, e mi meraviglio ancora come nel 2022 molti dottori o colleghi guardino al grasso come causa di tutto di fronte a una richiesta di aiuto per altro.
È come essere cechi davanti alla perfezione e per perfezione intendo ogni persona, malata o sana, grassa o magra, alta o bassa che sia.
Guardiamoci intorno, guardiamo la natura, ricordiamoci bambini. Da neonati siamo minuscoli e nel giro di un’anno abbiamo triplicato e triplicato il nostro peso, poi cresciamo, diventiamo bambini, arriva la pubertà e i bombardamenti ormonali, da li cambia tutto, come giusto che sia, per noi e per il nostro corpo, unico, intercambiabile.
Guardiamoci intorno, ma guardiamo con più attenzione ancora, osserviamo la natura, gli animali, le piante, tutti simili ai nostri occhi, ma così diversi proprio come noi.
Non esistono copie in questo mondo. Nessuna persona sarà uguale ad un'altra dentro e fuori così come nessun albero pure della stessa specie sarà identico ad un suo simile. E questo per me è bellissimo: è l'unicità di questo mondo a renderci speciali.
Basta parlare di standard, basta parlare di corpi, di come dovrebbero essere, il nostro o quello di chi ci sta vicino e attraversa la strada con noi. Detto così so che potrebbe suonare superficiale, ognuno ha i suoi giorni sì e i suoi giorni no rispetto a se stesso, e questa mia riflessione non vuole essere assolutamente sminuita ad un "guardiamoci allo specchio e ripetiamoci all'infinito quanto siamo belli". Piuttosto chiediamoci, ma questa bellezza è così importante? E soprattutto questa concezione della bellezza che riflettiamo in noi da dove arriva?
Magari un giorno, lontano, o tra i più fortunati vicino, scopriremo proprio che quello che la società chiama in noi "difetto" è ciò che ci rende unici e speciali, irripetibili, incomparabili.
Vorrei concludere questo articolo con una citazione che non viene da libri complessi o altro, ma dal testo di una canzone di un'artista che ammiro molto e che in una sola frase esprime perfettamente ciò che vorrei trasmettere a voi oggi:
<<I'm beautiful in my way 'cause God makes no mistakes
I'm on the right track, baby, I was born this way>>
<<Sono bellissim* a mio modo perché Dio non commette errori,
sono sulla strada giusta tesoro, (perchè) io sono nat* così>>
Lady Gaga - Born This Way




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